
Un giorno i nostri occhi si sono incontrati ed io ero piccola fra le tue mani.
quegli occhi si sono scrutati e mai più si sono lasciati...
Quanti occhi si sono insinuati fra i nostri, ma senza riuscire a far perdere di vista i nostri.
Anche quando non mi accorgevo, tu mi guardavi
e quando tu non ti accorgevi, io ti guardavo.
Quando mi arrabbiavo e ti ferivo, non sapevo... tu non sapevi...
Ma quante volte ho trovato la tua spalla,
la spalla di un padre che accoglie le lacrime di un figlio così solo come un padre può fare.
Tu hai tenuto duro, e mai una volta mi hai ceduto le tue lacrime.
Ho avvertito la tua disperazione in certi momenti della tua vita,
ma mai mi hai trasmesso il tuo dolore,
preservandomi dalla tua sofferenza come solo un padre sa fare.
Le nostre distanze non sono mai esistite,
adesso so di tutte le volte che accendevi la luce nella tua stanza quando rientravo tardi,
non mi perdevi di vista...
quando sembravi distante, non mi perdevi di vista...
quando con la tua insistenza mi insegnavi il coraggio della coerenza,
non mi perdevi di vista...
...quanto sei stato insistente!!...
Adesso so quanto fiera vado di te
e non so come farò senza di te un giorno!!
Grazie padre per la tua insistenza,
grazie per il tuo amore non espresso a parole,
grazie per le tue goffe carezze,
grazie per essere mio padre.
Adesso te lo posso dire...Ti voglio un bene dell'anima papà!!!
13 commenti:
Sono senza parole, grazie per queste bellissime riflessioni, sei una cara ragazza, ti prego però di non parlare più di buio, perchè ci spaventi. Una figlia che sa esprimere i sentimenti che tu hai espresso nei confronti di suo padre, dalla vita merita molto di più, ma se poi hai di meno non te la prendere, perchè la vita è fatta di alti e bassi. Grazie per le tue parole, per me sono molto preziose.
Ti voglio molto bene.
Ciao Salvo
Non volevo spaventarti, scusa sel'ho fatto, per me parlare del mio buio è un modo per esorcizzarlo. grazie per la "cara ragazza", sai benissimo che non lo sono più, anche se per te lo sarò sempre e comunque le mie espressioni sono il frutto dell'insegnamento di qualcuno..chissà di chi??? Un abbraccio.
Ziorina che bel post! Nelle tue parole ritrovo anche un pezzo di mio padre che purtroppo non c'è più, Ma il suo sorriso mi accompagna in questi momenti difficili della mia vita dalla fotografia che tengo sul comodino e sembra dirmi: "Ce la farai anche questa volta" Buona giornata! Oggi splende un sole magnifico qui. Spero anche da te
Si Luigina,anche quì c'è il sole (dentro e fuori).
Sono contenta che nel mio post hai trovato un pezzo di tuo padre, sono convinta che dopo la morte si è ancora più vivi nei cuori di chi è rimasto e quando, come dici tu, si ritrovano dei pezzi di quelle persone che sono andate...bè! quale sensazione migliore per sentirle più vive che mai.
Buona giornata di sole!!!!
Ziorina devi avere un padre meraviglioso!Mi hai commossa!Quanto calore c'è in te...
Ti abbraccio
Ciao ziorina.Buona notte!
Grazie stella, si ho un padre meraviglioso, anche se non è stato un padre facile, ma forse proprio per questo l'ho sempre ammirato.
Parole tenerissime...
Leggi queste se ti va il soggetto è lo stesso solo che il mio da due anni non cìè più.
http://ilpiaceredelcreare.blogspot.
com/2008/03/19-marzo.html
Buona giornata
Serena notte,ziorina!
L'avrei voluto dire tante volte a mio padre. Lui è ancora qui tra noi ...ma siamo sempre più distanti, allora mi accontento di guardarlo quando lui non mi osserva. Ed in quello sguardo riverso il mio affetto silente.
Grazie per i tuoi post ... grazie zia..
Lucegrigia:-)
Questa è la prima volta che parlo così a mio padre, non abbiamo mai avuto l'abitudine ad esprimere i nostri sentimenti e anche io credevo fossimo distanti, fino ad oggi dove ho capito che le distanze non esistono, forse esistono delle aspettative che non si esaudiscono e quindi siamo noi ad allontanarci, ti assicuro però che esprimersi per interrompere quell'allontanamento, fa tanto bene all'anima.
Buona vita!!
Carissima. Rispondo sul tuo blog alle belle parole che mi hai lasciato sul mio, alla tua onestà. Ognuno di noi, in un modo o nell'altro, ha perso qualcosa a cui teneva in particolar modo. A volte qualcosa di vitale... E' difficile accettare la perdita/abbandono. E' un lavoro disumano ma che, a parer mio, è importantissimo fare. Anni fa ho deciso di aprire il mio vaso di pandora dove tutto era accantonato per paura, pigrizia, poca autostima e ho lasciato che tutto si potesse disperdere. Molto è andato, ma altrettanto è ritornato indietro come un uragano. Ma la natura dell'animale-uomo è quella di sopravvivere e piano piano riscoprire il piacere delle piccole cose diventa un'esigenza. Allora si comprende che troppo spesso deleghiamo all'esterno la nostra felicità, la nostra stabilità. Ma l'esterno è per sua natura mutevole, fuggiasco, mentre il nostro io, quello profondo, quello che tu conosci bene, è così radiosamente forte che spesso abbiamo paura a seguirlo e quindi preferiamo abbandonarci al delirio in ogni sua forma. Ma il punto è proprio questo ritornare al nostro unico centro. E' difficile...ma la ricompensa è enorme. Grazie a te di tutto cuore..
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