mercoledì 24 settembre 2008

LA BAMBOLA COLOR CIOCCOLATO

ANCH’IO VORREI UNA BAMBOLA VERA DA COCCOLARE!
NE HO SOLO UNA CHE HO VINTO MANGIANDO FORMAGGINI, SI CHIAMA SUSANNA TUTTA PANNA, MA NON E’ VERA COME LA VOSTRA!!
QUANTE C’E’ NE QUI!!!!…..UNA PIU’ BELLA DELL’ALTRA!!!!….AHH!! QUANTO VORREI UNA BAMBOLA!!!
- PERCHE’ NON HO UNA BAMBOLA VERA??… !!!
- PERCHE’ NESSUNO MI REGALA UNA BAMBOLA VERA??… !!!


..………..Voglio raccontarvi una storia……………..

LA BAMBOLA COLOR CIOCCOLATO”

La bambola da me tanto sognata, a una bimba generosa era stata regalata,
il regalo non fù gradito poiché il colore non era sbiadito.

Le bambole di solito pallide, con guance rosso ciliegia eran
quelle preferite dalle giovani bambine.

Ma tanto avevo sognato quella bambola color cioccolato,
che finalmente pensai a come avrei giocato.

Un gioco fatto di danze, di movimenti e gesti eleganti,
di segreti solo a lei svelati, di ninne nanne con volti velati.

Non era consuetudine per noi bambine di altri tempi e di altre età,
giocare con le bambole di altre civiltà,

ma tanto avevo sognato quella bambola color cioccolato,
che alla bimba generosa venne in mente un’idea FAVOLOSA!



la bambola mi regalò,
“Regina” si chiamò e con me per tanti anni giocò.
La mia bambola color cioccolato, un’amica con guance rosso ciliegia aveva incontrato ed insieme avevano iniziato un gioco di danze e di segreti svelati che, per tanti e tanti anni sarebbero continuati………


E la vostra bambola??....
quale spazio occupa nei vostri ricordi,
nella vostra immaginazione, nei vostri cuori...

11 commenti:

Ishtar ha detto...

Ciao, se guardo alla mia infanzia non ho ricordi di particolare affetto legato ad una bambola o a un gioco in particolare...mi vengono in mente solo le favole che mio padre mi raccontava interamente inventate da lui...
Ah ora ne ricordo una, la bambola di mia cugina che avevo battezzato io, e la mia che cantava con i capelli neri che aveva battezzato lei, molto unite da piccole così anche ora pur lontane ora...
La bambola che cantava perchè io inizia a cantare in un coro all'età di 2 anni e mezzo, ciao

Anonimo ha detto...

Ziorina,forse avrai letto il mio post"le due bambole",lì dico che l'altra bambola restò sempre con la prima(io),infatti è ancora con me,con i piedini rosi,la bocuccia bucata a bella posta per nutrirla di chicchi di riso,per cui emetteva il rumore provocato dallo spostamento dello stesso nel suo corpo,con un occhio caduto all'interno.Anni fa le feci fare un vestitino nuovo da un restauratore di bambole,il quale riuscì a recuperare l'occhio e a metterlo al suo posto con mia grande gioia!dopo pochissimo tempo
non ricordo come avvenne,sta di fatto che mi scappò dalle mani, andò a terra e perse l'altro occhio!
A questo punto,basta....è suo destino essere orba di un occhio!
io la chiamavo col mio nome ed era mia alunna insieme alle altre bambole,ne avevo tante,tutte poi regalate ai bambini poveri della mia strada.
Un giorno l'ho picchiata con una bacchetta perchè aveva fatto troppi errori nel dettato,ecco perchè aveva perso l'occhio!.......
la portavo con me ovunque! è identica alla foto messa nel blog!
Amo le bambole sai quelle di pezza,un po' bruttine?....
ciao Ziorina
per Te OGNI Bene!
angela

ziorina ha detto...

ishtar:
anche mio padre raccontava favole inventate, con molta suspance s'interrompeva sul più bello rimandando il seguito al giorno successivo, questo avveniva in vacanza in campeggio durante l'ora di pranzo e ogni giorno si radunavano al nostro tavolo flotte di ragazzini in attesa del seguito. Grazie per avermi indotto a ricordare. Ma raccontami del coro, canti ancora?

angela:
la bambola alunna mi è piaciuta tantissimo, dicono che attraverso il gioco i bambini rivivono situazioni reali, è probabile che anche tu prendessi bacchettata dalla tua maestra, per fortuna non ci hai rimesso nessun occhio.

Anonimo ha detto...

Ziorina,io giocavo a fare la maestra,per poi farla nella vita,menomale,l'unica cosa di cui sono fiera!
La mia maestra non usava bacchette,nè mani,usava semplicemente l'espressione seria e solenne del viso,l'assenza della benchè minima tenerezza,anche con la figlia,alunna con me e compagna di giochi,ancora oggi carissima e sfortunatissima amica!
Le bacchette erano usate da molti insegnanti,era normale il loro uso!
sarà stato questo che me li faceva scimmiottare!
Alla mia maestra devo moltissimo nonostante il cipiglio costante,la durezza dei modi,innanzi tutto l'amore per la Poesia e per la Storia!poi tutto il resto.
Ero sempre a casa sua a giocare con la figlia che è stata la prima amichetta appena arrivata a Ostuni,d'estate mi portava con sè in villeggiatura al mare e dopo in campagna.
quando arrivò il menarca fu lei ad erudirmi...a modo suo...mi fece prendere uno spavento terribile!
ciao Ziorina
per Te una gran bella giornata.
angela

Valen ha detto...

... bambole niente... solo costruzioni ed automobiline

:)

ziorina ha detto...

.. usavo le costruzioni per fare le casette alle formiche che transitavano sul mio terrazzo, procuravo delle briciole di pane e facilitavo il loro lavoro, mi fermavo spesso ad osservarle...se ci penso, ancora oggi ho un atteggiamento simile con chi mi circonda. :-)

leorso ha detto...

Ehm... la mia è gonfiabile...

;O)

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scherzo, scusate non ho saputo resistere

ziorina ha detto...

Wilson:
Chissà perchè me lo aspettavo!...
:-))

Ishtar ha detto...

Ziorina
smisi di cantare per col coro all'età di 13 anni perchè non mi piaceva l'ambiente dei grandi al quale ero inclusa, otto voci, canto a cappella, gregoriano...bello, ma non sopportavo di essere sballottata da una fazione all'altra vecchietti annoiati e annoiate che non facevano che dirsi peste e corna appena uno voltava l'angolo, ora canto con un amico per puro divertimento ma non in pubblico non più da tempo.
Pensa ero spesso solista, tv, chiese, teatri...basta!
Ora è più divertente tra amici solo per il gusto di divertirsi senza spettatori indesiderati, ciao

leorso ha detto...

Azz... divento prevedibile.

ziorina ha detto...

ishtar:
per me il canto è vita, non m'importa se in pubblico o in isolamento,non nego però che soo un'esibizionista e quindi nei locali dove purtroppo sempre più raramente mi cimento, la soddisfazione è maggiore. Condivido comunque che deve principalmente divertire e quindi ben vengano le cantate tra amici.

wilson:
voglio essere provocatoria:
...essere prevedibili?...
in fondo sei "un uomo come tanti"
ma quando si "gioca", nel proprio giardino, vanno bene tutte le bambole, anche quelle come la tua.
Con affetto!! :-))