martedì 8 luglio 2008

MADRE


Madre, che la tua solitudine ti ha reso distante

Madre che finita la scuola riempivi quelle valige per raggiungere la tua casa

ed ogni volta trovavi la forza

Madre forte e guerriera che le tue figlie portavi in grembo,

per poi lanciarle in quel volo che è la vita


Madre e sorella per me che ancora fragile volevi veder forte, ma forte non ero

Madre da ammirare e da proteggere,
poichè la tua forza non riuscivo a vedere


Madre...e donna


Oggi come te anch'io madre...e donna

Oggi come te anch'io nella mia solitudine

Oggi come te anch'io trovo la forza


Oggi ripenso alle nostre giornate fatte di mercato e lenzuola ricamate,

ai vestiti che cucivi tu

e a quegli altri sempre troppo grandi e rigorosamente uguali

che compravi a noi sorelle

all'odore di lacca dei tuoi capelli

ai percorsi dentro il carrello della spesa

ai tuoi racconti, alle tue confidenze

che mi facevano sentire grande, troppo grande....


Oggi capisco le tue lacrime, la tua disperazione, la tua solitudine

con le tue figlie, noi sorelle legate a te

da una forza che non si può negare

al tuo fare il possibile e l'impossibile, al di la delle tue forze

per non farci mancare niente

per darci quello che non avevi ricevuto tu


Quanto amore ci vuole per fare una madre

Quanto amore invadeva il tuo cuore per essere mia madre

Quanto amore mi riempie il cuore nel pensare alla tua vita

Quanto bene ti voglio... mamma!



2 commenti:

Ishtar ha detto...

Bellissime parole, nulla di più da aggiungere!
Viva la mamma anche se non sempre ci si capisce.
Ciao

ziorina ha detto...

Eh si!! è il famoso conflitto tra madre e figlia, ma come dici tu:
VVA la mamma!!!